Ipercheratosi
Callo
Eccessivo aumento o mancata esfolizione
Ricambio delle cellule cheratiniche
Per ipercheratosi (callo) si intende un'alterazione del ricambio fisiologico delle cellule cheratiniche dell'epidermide
Si tratta, nella maggior parte dei casi, di un aumento eccessivo o di una mancata esfoliazione dello strato cheratinico di un'area ristretta della cute causato dal perdurare di un carico anomalo o da fenomeni di pressione, torsione e taglio, superiori alla norma. Tra i fattori che possono causare una ipercheratosi troviamo:
Questa patologia può presentarsi in forma secondaria durante alcune patologie, quali la psoriasi, le micosi, gli eczemi, il lichen ed a seguito della formazione di cheloidi cicatriziali.
L’ipercheratosi molle (definita in gergo popolare 'occhio di pernice') ha sede negli spazi interdigitali (tra un dito e l’altro).
Questa callosità si presenta relativamente molle alla palpazione in quanto localizzata spesso in vicinanza di ghiandole sebacee, il cui grasso le conferisce anche il tipico aspetto biancastro.
Poiché i tessuti attorno alla callosità possono apparire anche macerati, spugnosi, ed il callo inspessito a forma di cerchio e particolarmente dolente alla compressione nella calzatura,dopo la toelette podologica, può rendersi utile l'utilizzo di una ortesi in silicone che eviterà o rallenterà la formazione del callo stesso.
Papilloma virus (HPV)
Verruche
Sono delle piccole escrescenze della pelle causate da un virus (virus Papilloma -HPV).
Il contagio avviene spesso in seguito alla frequentazione di piscine o spogliatoi di palestre perchè l'umidità, favorendo la macerazione della pelle, rende più facile l'attecchimento della verruca
Il periodo di incubazione è piuttosto lungo, in media 3/6 mesi. Sono più frequenti nei bambini e nei ragazzi, rare nei neonati e negli anziani. Il picco massimo di incidenza è dai 12 ai 16 anni e a grande maggioranza la localizzazione è sulle mani e sulla pianta dei piedi. Nonostante siano di natura benigna, possono essere fonte di fastidio e preoccupazione.
Le verruche plantari, comuni a livello della pianta del piede, si presentano come un'area callosa giallastra, rotondeggiante, appena rilevata (tendono infatti ad accrescersi in profondità, per la pressione cui sono sottoposte), variamente dolorabili alla pressione. Qualche volta si può notare ,nella parte centrale della verruca, la presenza di alcuni punti neri: sono capillari trombizzati o particelle di polvere inclusi.
Può esserci una sola verruca o più verruche molto piccole riunite assieme a formare una specie di mosaico.
Per le verruche plantari la necessità di trattamento è dettata dal dolore, dal pericolo di contagio e soprattutto dal fatto che, spesso, causano una mal posizione plantare durante la deambulazione. L’appoggio scorretto può avere ripercussioni sull’asse scheletrico, ginocchio, anca, vertebre.
Il trattamento può essere realizzato con farmaci, con mezzi fisici come il freddo intenso, o attraverso un piccolo intervento chirurgico.
Onicocriptosi (unghia incarnita)
Onicocriptosi, volgarmente chiamata unghia incarnita, è un patologia della lamina che porta ad una penetrazione dell’unghia, nelle parti molli periungueali.
I sintomi e i segni clinici sono rappresentati inizialmente dal dolore della parte interessata che, se trascurata, possono complicarsi con comparsa di edema ed infezioni locali.
Risolta la fase acuta con trattamenti volti all'eliminazione della causa del conflitto dell'unghia verso i tessuti molli periungueali, è possibile attuare la 'rieducazione ' di quelle lamine particolarmente predisposte ad inclavarsi nel letto periungueale e sfruttando tecniche di ortonixia, rieducare la lamina al fine di evitare eventuali recidive.
Sempre in ambito podologico, laddove vengano individuate concause biomeccaniche, questo trattamento conservativo viene integrato da ortesi digitali e/o plantari.
Le micosi
Le micosi sono malattie piuttosto comuni, perché le spore dei funghi presenti nell'ambiente contaminano facilmente lo spazio tra il polpastrello e l'unghia.
La manifestazione clinica comincia in genere dal bordo libero dell'unghia, dove la lamina inizia a ispessirsi e a farsi opaca, friabile e biancastra .
Con il tempo le lesioni si estendono verso la base dell'unghia, il colore diventa giallastro o marroncino e l'unghia, sfaldandosi all'interno, si solleva, si separa dalla pelle sottostante e tende a svuotarsi.
Onicogrifòsi (particolare forma delle unghie)
La onicogrifòsi
è una particolare forma delle unghie, che appaiono lunghe, ipertrofiche e ricurve a uncino.
E' causata da numerosi fattori, tra i quali, i microtraumi dovuti a calzature inappropriate, le infezioni, le vasculopatie periferiche, le neuropatie.
E' frequente nelle persone anziane che non riescono ad avere cura delle proprie estremità ed essendo tale patologia, spesso, asintomatica al suo esordio, viene trascurata finché le dimensioni spropositate e l'incurvata dell'unghia rendono difficile indossare le scarpe e talvolta anche camminare.
Il contributo del podologo è, in questi casi, davvero utile e assolutamente indolore;
il trattamento infatti consiste nel ridurre lo spessore della lamina mediante